31ª Staffetta podistica/ciclistica Recco-Ponte di Legno

31ª Staffetta podistica/ciclistica Recco-Ponte di Legno

8-9 Aprile 2017 – Recco, Coccaglio, Ponte di Legno: In questo weekend si è rinnovato il gemellaggio di amicizia tra Ponte di Legno e Recco. Sono 61 anni che le due realtà, quella camuna e quella ligure, sono legate da un rapporto che va ben oltre l’evento del fine settimana delle Palme. Il patto di amicizia tra le due Amministrazioni comunali – Ponte di Legno e Recco – risale al 1956 e successivamente sono state alimentate da iniziative promosse dall’Associazione Podistica e Croce Verde di Recco e la Podistica di Ponte di Legno. Quest’anno, grazie all’interessamento di Pietro La Camera (consigliere del Bici Camogli Golfo Paradiso Pro Recco Bike e Vice Presidente del Gruppo Podistico Golfo Paradiso) si è concretizzato un sogno che i ciclisti del Golfo paradiso cullavano già da qualche anno. Un gruppo di nove ciclisti: Marco Benvenuto, Agostino Berruti, Roberto Canevello, Marco Fontana, Pietro La Camera, Massimiliano Landò, Massimo Piterna, Franco Porcile, Alessandro Mileto ha potuto accompagnare i podisti per l’intero percorso di circa 350 Km. La partenza avviene alle ore 8:30 dopo il saluto dei ragazzi delle Scuole Elementari di Recco.

la partenza: Mileto, La Camera, Benvenuto, Fontana, Landò, Piterna, Porcile, Canevello (Berruti ci raggiungerà a Gattorna)

Subito il gruppo è chiamato ad affrontare la prima salita di Colle Caprile e le successive Scoffera e Buffalora prima di poter raggiungere Montebruno e iniziare costeggiare il corso del fiume Trebbia. Procediamo compatti fino a Perino in provincia di Piacenza dove effettuiamo una breve sosta per il pasto. Un toast  e una bibita e subito si riparte alla volta di Coccaglio (BS) dove è previsto il fine tappa, la cena e il pernottamento presso l’Hotel Touring. Il percorso di 222,6 km per 1.448 m di dislivello viene coperto in 8 ore 11 minuti e 34 secondi alla media di 27,2 Km/h.

Il giorno dopo ci attendono i 123 km e 1.971 m di dislivello che costeggiando  il lago d’Iseo.e risalendo la Val Camonica ci condurranno alla meta. Il tempo è splendido e il gruppo decide di godersi il panorama concedendosi qualche sosta e procedendo con un’andatura più… tranquilla. Per raggiungere Ponte di Legno impieghiamo 5 ore 15 minuti e 38 secondi alla medi di 23, 4 Km, prima del paese ci uniamo agli amici del gruppo podistico e veniamo accolti in paese con tutti gli onori.


Thè caldo, foto di rito e ci indirizzano verso la sede del Centro Formativo Provinciale “Giuseppe Zanardelli” che ci ospiterà per la cena e il pernottamento. Questa pedalata in amicizia è stata un’esperienza fantastica che, oltre a cementare l’unione tra gli sportivi della bicicletta e i podisti, ha contribuito, ancora una volta, a rinsaldare il rapporto che esiste tra le due comunità dalignese e recchelina. Gli amici di Ponte di Legno sono stati fantastici e non li ringrazieremo mai abbastanza per l’ eccezionale ospitalità che ci hanno riservato nei due giorni di permanenza in paese.

LA STORIA DEL GEMELLAGGIO

Tra i documenti del Comune di Recco c’è questo scritto che ripercorre le tappe del gemellaggio: “Attorno al 1956, Recco stava riprendendo la veste di una località moderna, cercando di dimenticare il dramma della guerra che l’aveva travolta. La maggior parte dei suoi cittadini erano rientrati nelle case ricostruite, e quelli con l’età giusta avevano ripreso a lavorare a Genova. Erano ancora molti quelli che avevano scelto la via del mare sulle navi di una flotta che aumentava il proprio tonnellaggio anno dopo anno. Negli stessi anni iniziavano anche i primi tentativi di inserire Recco in un circuito turistico che muoveva i primi passi in tutt’Italia. Accanto alla rinascita dell’Albergo Elena (a cui si aggiunsero numerose piccole pensioni), della Pro Loco, dell’invenzione di una sagra tipica quale sarà la Festa della Focaccia, sorse il gemellaggio con la cittadina alpestre di Ponte di Legno, ai piedi del Tonale e dell’Adamello, in provincia di Brescia. Un gemellaggio che ha avuto una sanzione ufficiale nel 2003. Il merito dell’idea del primo incontro va a Giancarlo Noris, un concittadino che, molto giovane, aveva passato gli anni della guerra proprio a Ponte di Legno, innamorandosene. L’idea venne accolta ed alla Vigilia di Natale del 1956 ci fu un primo scambio di doni significativi. Ponte di Legno fece giungere a Recco un grande abete che fu eretto nella piazza antistante il palazzo del comune che doveva ancora attendere un assetto definitivo. Altri piccoli abeti vennero donati alle scuole. Recco, da parte sua, alla vigilia della Pasqua, ricambiò con l’omaggio delle palme, finemente intrecciate, com’è nella tradizione Ligure. L’abete tipico albero della montagna , legato alle tradizione natalizia, le palme, dono della natura alla Riviera Ligure e legate ai riti pasquali divennero i simboli ed i veri ambasciatori di un richiamo di pace fra due popolazioni che avevano sofferto le medesime pene nel corso di due diverse guerre. Recco, in riva al Golfo Ligure, nel secondo conflitto mondiale, e Ponte di Legno, tra le cime alpine innevate per una larga parte dell’anno, nel corso della prima guerra mondiale avevano inventato un richiamo di amicizia, destinato a rinverdirsi ogni anno, con un appuntamento nel mese dicembre sulla piazza e nella sala consiliare del Comune e nelle scuole, ripetuto nel fine settimana delle Palme a Ponte di Legno”.

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